lunedì 3 dicembre 2012

La Chiesa del futuro? O quello che doveva diventare quando niente più sarebbe stato come prima?



(Su Riscossa Cristiana due vignette e una lettera del Prof. Ravoni. A proposito delle idee, le più disparate, sull'ultimo concilio e del libro Iuxta modum, che cerca di esorcizzarle).




...chi potrebbe essere quell'omino con la bacchetta in mano?




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Montecatini, 4 dicembre 2 dicembre, 2012 



Caro Direttore, 

grazie per avermi dato la possibilità di leggere il bellissimo libro di P. Serafino M Lanzetta F. I "Iuxta Modum: il Vaticano II letto alla luce della Tradizione della Chiesa" (Ed. Cantagalli 2012) che, oltre tutto, mi ha dato la possibilità di chiarire tante cose, prima fra tutte l'interpretazione di rottura di coloro che considerano il Concilio come una "Nuova Pentecoste" come se la Chiesa prima non fosse esistita; dice il Padre Lanzetta: "Perché...ha prevalso la rottura? A questa domanda non si può rispondere senza andare a quel 'Mysterium iniquitatis' che purtroppo asservisce e regna. Il Cardinal Suenens - Padre del rinnovamento pentecostale e non carismatico, come amava definirsi - in un'intervista dichiarò: “In Concilio ci siamo affidati docilmente allo Spirito Santo, e il Concilio ci ha condotti là dove non volevamo andare, o almeno, non pensavamo di andare...”. Il Concilio così rischia di diventare lo stesso Spirito Santo di cui parlava Gesù a Nicodemo. Per tanti il Concilio sarebbe divino e infallibile, ma a discapito di tutti gli altri. Invece, il Concilio non è lo Spirito Santo. Gesù aveva detto solo che lo Spirito Santo è come il vento: si sente la voce, ma non si sa da dove viene e dove va (Cfr. Giovanni, 3-8). Dobbiamo impegnarci perché finalmente si dilegui un eccessivo entusiasmo carismatico, ritornando al dogma della fede". 

Ecco, caro Direttore, questo significa parlar chiaro...avrei volentieri scritto una recensione ma, dopo quella, bellissima, di Piero Vassallo mi è sembrato inutile. Invio però un'altra vignetta quasi vergognandomene, dopo aver visto quella stupenda di Alfio Krancic, io sono solo un vecchio papirologo in pensione e faccio, ogni tanto, qualche vignetta così per diletto...Comunque venerdì 7 dicembre 2012 sarò a Firenze e così conoscerò sia il Padre Serafino che l'Avvocato Ruschi che, puntualmente mi invia le circolari della benemerita Comunione Tradizionale, vi andrò con il Prof. Vinicio Catturelli (173 anni in due) per cui se la nostra presenza non eleverà il tono dell'incontro, senz’altro eleverà la media dell’età delle persone partecipanti che, mi dicono, in genere, essere tante tra cui numerosissimi giovani e giovanissimi. 

Un grazie di cuore 

Prof. Osvaldo Ravoni







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