venerdì 11 dicembre 2009

La Formazione seminaristica del sacerdozio santo

Roma 11 dicembre 2009. Conferenza di mons. Paolo Rabitti, arcivescovo di Ferrara – Comacchio rettore per 13 anni al seminario di Bologna apre la seconda giornata del convegno.

Abstract: Identità e missione nella formazione sacerdotale. Il fine di ogni presbitero è cultuale. Ostia viva santa a Dio gradita.

S. Giovanni Crisostomo il sacramento dell’altare e del fratello sono due aspetti dello stesso mistero.

Sia nel seminario religioso che diocesano se la formazione è ben impostata si può avviare alla santità.

Trasmissione al popolo di Dio di quello che il sacerdote riceve.

I discepoli Giovanni e Andrea fissando Gesù lo seguirono.

Il Maestro chiese loro il dono di sé. Rispose loro: “Venite e vedete”.

I discepoli andarono, rimasero e videro.

Le tre dimensioni della vita del presbitero:

Consacrazione, missione,

Ininterrotta chiamata è la vita del presbitero. Il sacerdozio inizia col primo passo quando si varca il seminario e poi la chiamata è perpetua e irrevocabile. Si parta da ricercatore e si diventa ricercato. Il prete non si appartiene più. Materia del Regno di Dio che Dio sbriciola dove vuole.

Il Seminario maggiore è una verifica della vocazione già avvertita. Una prima risposta è nella candidatura. Verifica significa verum facere. Fare vero quello che è ipotesi.

Il seminario è il “catecumenato” all’ordine sacro. E’ il momento della trasformazione della vita.

L’universale vocazione cristiana si specifica alla vocazione al sacerdozio ministeriale.

Completare il Corpo Mistico col sacrificio eucaristico agendo “in persona Christi”.

La sopravvenienza nuova dell’ordine sacro è ciò che comanda e orienta la preparazione del sacerdote.

La vocazione comporta la conversione. Il seminario è tempo supremo di conversione.

Gesù ha detto: “imparate da me”.

Perché obbedire? Gesù ha detto che l’obbedienza è l’espressione di fede. Perché la purezza? Perché Cristo è stato vergine. Perché la povertà? Perché Gesù non aveva dove posare il capo.

Il pastore da’ la vita per il gregge. Non è un impiegato.

Il prete deve “attrezzarsi” a vivere Cristo.

Il seminario è come epifania e tempo di ascolto della Parola di Dio. Contemplata nella Chiesa, non libero esame. La Liturgia è il luogo dove questo ascolto diventa efficace. Il seminario deve dare uno spazio illimitato alla Parola di Dio.

Una causa delle derive del dopo Concilio è stato il compromesso con le cose del mondo.

Non lasciarsi intaccare dai germi mondani.

Come realizzare tutto questo? Consacrare almeno una giornata di ritiro prima delle grandi feste liturgiche. Ricavare dal tempo liturgico le linee ascetiche e morali.

Eucarestia, Liturgia delle ore, grande ascolto dell’omelia. Periodica celebrazione del sacramento della penitenza e vivere molto il Giorno del Signore.

Insistenza in seminario sulla centralità della parola di Dio.

Costante assimilazione della Chiesa come area di lavoro, orbita di vita.

Condividere notizie belle sulla vita della Chiesa.

pamab

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